martedì 19 marzo 2013

In gita al museo di Storia Naturale


Sabato 16 Marzo ’13  le classi 1aB e  1aE sono andate al MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE  per fare una lezione di scienze… “DIVERSA”.
Qualche notizia sul  Museo civico di storia naturale di Milano
( ricercata da Francesca 1B  e Martina 1C):

Il Museo  è stato fondato da  Giuseppe De Cristoforis nel 1838, ed è uno dei più importanti musei naturalistici d'Europa. L'attuale sede fu costruita appositamente per raccogliere le varie collezioni  fra 1888 e 1893, in stile neoromanico1 con  accenni di neogotico2 negli elementi superiori ( su progetto di Giovanni Ceruti ) nei Giardini pubblici di Milano, zona di corso Venezia. Zona facilmente raggiungibile anche con la Metropolitana ( si scende a Palestro).
Il museo fu quasi totalmente distrutto da un bombardamento nel 1943 ( durante la  seconda guerra mondiale) , con la perdita di circa metà dei materiali delle collezioni. Fu ricostruito dopo la guerra e riaprì al pubblico nel 1952.
Purtroppo le classi non hanno potuto ammirare la struttura esterna perché …impacchettata per restauri.

1Giuseppe De Cristoforis  è stato un naturalista italiano
2L'architettura neoromanica è stata ispirata allo stile romanico dei secoli XI e XII.
3 L'architettura neogotica fu, nella storia dell'arte occidentale, uno stile che intorno al XIX secolo reintrodusse le forme dell'architettura gotica. Queste ultime erano cadute in disuso dopo l'affermazione del Rinascimento e degli stili sviluppatisi in seguito.





















Le classi hanno seguito due percorsi diversi
Esperienza al museo di storia naturale della classe 1aB

La guida ha proposto alla classe 1aB un percorso particolare tra i vertebrati portando  a riflettere sulla complessità dell’evoluzione in natura: non si tratta di un percorso lineare! 
I ragazzi hanno scoperto che mentre un animale di una specie sviluppa una caratteristica, perché meglio risponde ai bisogni di adattamento, un altro della medesima specie continua a mantenere le sue caratteristiche originali. A volte, specie diverse hanno sviluppato caratteristiche simili per adattarsi a vivere in ambienti uguali, si parla allora di convergenza adattativa.
Tutti sanno che i vertebrati sono gli esseri viventi dotati di una colonna vertebrale,  ma la guida ha spiegato che la caratteristica di cui nessun vertebrato può fare a meno è il cranio, la capsula protettiva che contiene il cervello. Ma questo   si è sviluppato a partire dea una “corazza” di cui alcuni pesci si erano muniti per difendersi da certi predatori, come lo scorpione marino.
I primi vertebrati vivono nell’acqua, ma quando i vertebrati si… sganciano dall’acqua? Quando cambia la struttura dell’uovo che si riveste di un guscio rigido che permette lo scambio di gas con l’esterno; esso riproduce al suo interno un microstagno in cui si sviluppa l’embrione che trova nel tuorlo le sostanze per nutrirsi.
L’attenzione maggiore è stata attirata dalla sala dei grossi dinosauri, i quali appartengono alla classe dei rettili. Ma… sapevate che il tirannosauro era ricoperto di piume e penne? Sapevate che esistevano dinosauri che volavano e che avevano le ossa cave, come gli uccelli e addirittura covavano le uova?  Erano  rettili …ma assomigliavano molto agli uccelli.
Ai tempi dei dinosauri erano già presenti dei piccoli mammiferi, questi ultimi si imporranno solo dopo la scomparsa dei dinosauri.
Le sale dedicate ai diorami sono la parte più coinvolgente del museo… ma sapete cosa sono i diorami? Ora ve lo spieghiamo: i diorami sono la riproduzione in dimensioni reali di un particolare momento della vita di alcuni animali ripresi nel proprio ambiente naturale, che si possono vedere attraverso un vetro, come se fossero in vetrina. Ma gli animali non sono imbalsamati! Si tratta di modelli di animali rivestiti della loro pelle naturale appositamente  conciata: questo processo si chiama tassidermazione.





La visita al Museo di Storia Naturale …della classe 1E

Noi della classe 1E il giorno 16 marzo 2013 siamo stati  al museo di Storia Naturale  di Milano e,  con Paolo, la guida,   siamo subito saliti al piano superiore perché il percorso didattico proposto riguardava i vertebrati.
Paolo ci ha guidati verso una parete alla quale era appeso  un cartello dove erano elencati i vari tipi di pesci., di cui ci ha illustrato le caratteristiche.
Poi siamo passati agli anfibi ed abbiamo ripercorso  il ciclo vitale di una rana.
Paolo ci ha anche detto che, per capire se un animale è acquatico o terrestre,  bisogna guardare l’ambiente dove si riproduce.
Il gruppo  che  nel processo evolutivo succede agli anfibi è quello dei rettili. Paolo ci ha fatto osservare un’anaconda lunga circa 10 m. Faceva veramente impressione!!!
Pesci, anfibi e rettili  sono animali a sangue freddo perciò la temperatura del loro corpo dipende da quella dell’ambiente in cui vive. Le classi successive, sempre dal punto di vista evolutivo, sono quelle degli uccelli e dei mammiferi.
Abbiamo fatto un gioco per identificare le  caratteristiche che differenziano gli uccelli dagli altri animali visti in precedenza: sono a sangue caldo.
Sappiamo che  pesci,   anfibi,   rettili e   uccelli si riproducono attraverso le uova, invece i mammiferi si riproducono partorendo il piccolo già formato e lo allattano attraverso le mammelle.
…. E così abbiamo percorso la storia  della natura sino all’uomo.

Andrea e Jacopo 1E



Entrambe le classi  sono state poi  al  BIOLAB

Le classi 1a B e 1aE  hanno svolto  alcune attività finalizzate a conoscere le caratteristiche dei vari gruppi di vertebrati.
Ad esempio è stato proposto ai ragazzi di confrontare la dentatura di un leopardo, di un uomo e di un asino, verificando   le diverse  grandezze  e funzioni dei vari tipi di denti.
Poi la guida ha scelto tre ragazzi per far tirare loro un nastro che mostrava l’ esatta lunghezza degli intestini degli animali citati sopra e si è visto che l’ animale con l’ intestino più lungo è l’asino , rappresentante   degli erbivori, che raggiunge ben 19 metri!
Successivamente la guida ha mostrato come è possibile sentire il suono… attraverso la mandibola: per fare questo esperimento ha usato il diapason, uno strumento che assomiglia ad una piccola fionda in metallo senza l’ elastico. La guida lo ha  battuto contro il tavolo e poi  lo ha messo sui denti di un ragazzo che ha sentito benissimo il rumore prodotto dalle vibrazioni del diapason, , meglio che con l’ orecchio.
Poi ci siamo seduti davanti a degli schermi che mostravano i battiti cardiaci dei vari animali e si è scoperto che se l’ animale è a sangue caldo o freddo i battiti cardiaci variano di velocità, infatti mentre la raganella ha solo 30 battiti cardiaci al minuto un pipistrello ne ha ben 650!
Altre cose abbiamo scoperto …in una lezione più divertente e piacevole del solito!






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