venerdì 31 maggio 2013

Visita all’abbazia di Morimondo

Il giorno 22 maggio 2013 le classi 1B e 1D hanno visitato l’abbazia di Moribondo, fondata dai monaci cistercensi nell’XI secolo. Intorno all’abbazia c’era un ambiente boschivo dal quale si raccoglieva la legna per riscaldarsi ma anche per avere materiale da costruzione. I Cistercensi si ispiravano alla regola di San Benedetto da Norcia, “ora et labora”, e alternavano il lavoro nei campi o nello scriptorium (a seconda delle potenzialità di ciascuno) alla preghiera. Infatti i monaci si dividevano in coristi (che sapevano leggere e scrivere e cantavano nel coro) e conversi, che si dedicavano al lavoro dei campi.








La chiesa è situata più in alto rispetto alle altre strutture del monastero, a sottolinearne l’importanza. L’altare è rivolto a est, da dove sorge il sole. La chiesa ha una pianta a croce latina, ma è interessante notare che l’architettura dell’abbazia è simbolica ed ogni elemento rimanda a un significato più profondo.
Dal chiostro si può vedere il cielo: la vista del cielo era un modo per far capire che sopra di tutto c’era Dio. Sul chiostro si affacciano luoghi tipici del monastero come la sala capitolare nella quale i monaci si trovavano per confrontarsi sulla “regola” e dichiarare in pubblico le proprie mancanze, in segno di umiltà.
I monaci di questa abbazia inizialmente dormivano insieme, nel dormitorio, e non divisi in celle. Essi non si mettevano indumenti particolari per andare a letto ma rimanevano vestiti per essere pronti a scendere in chiesa a pregare insieme alle 2 o 3 di mattina. I monaci non andavano mai a comprare oggetti o indumenti ma li facevano loro, per esempio con la lana delle pecore facevano indumenti.
Il complesso abbaziale merita di essere visitato.

Gabriele 1D Yari 1B

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