venerdì 31 maggio 2013

Gita al castello della Manta

Riceviamo dalla 1C e pubblichiamo


Il Castello della Manta è un maniero medievale situato sulle colline della Provincia di Cuneo, nei pressi di Saluzzo: noi (classi 1F+1C) ci siamo andati. Il viaggio è stato molto lungo, ma è stato anche bello. Nel XV secolo con Valerano, che era il signore del luogo, la fortezza si trasformò in una splendida corte a Castello, grazie anche all'intervento degli artisti più noti chiamati a decorarla. Altre trasformazioni vennero eseguite nella seconda metà del Cinquecento da Valerio Saluzzo della Manta e dal cugino Michele Antonio. Ma   in seguito all’estinzione, nel 1793, del ramo dei Saluzzo di Manta,  il castello  visse un periodo di abbandono e fu saccheggiato .  Dal 1983 il castello, dopo vari passaggi di proprietà, è stato acquisito dal FAI attraverso una donazione effettuata dalla sua ultima proprietaria.
Quando siamo arrivati nel parcheggio dei pullman, abbiamo camminato in salita e siamo arrivati al castello. Con una guida siamo andati nel punto più alto del castello e i ragazzi si sono vestiti da cavalieri e sono stati protagonisti di una rappresentazione in costume.   Poi ci siamo spostati in una seconda stanza dove anche le ragazze hanno indossato i costumi medievali. Infine ci siamo recati in una terza stanza dove i maschi hanno interpretato i lavori dei cittadini. Durante la prima rappresentazione ero vestito da arciere; dovevo solo mirare senza parlare. Invece, nel secondo spettacolo, ero vestito da boscaiolo. Ho studiato delle parti brevi che poi ho recitato.
Dopo gli spettacoli siamo ritornati nel parco per la pausa pranzo.
Quindi siamo andati nel negozio di souvenir per comprare qualche regalo  da portare a casa.





Nel pomeriggio con la guida abbiamo visitato una  chiesa con molti affreschi sulla vita di Gesù.
Successivamente ci siamo recati in una stanza dove Michele Antonio nel ‘500 teneva gli animali imbalsamati  che aveva cacciato lui stesso; poi ci siamo spostati nella “sala delle Grottesche “ dove Michele Antonio riceveva i suoi ospiti.
Lì abbiamo compilato una cartella sugli affreschi del soffitto.
Siamo quindi  andati nella “sala della galleria” che si chiamava così perché aveva il soffitto che assomigliava a una galleria.
Abbiamo visitato anche  la camera da letto di Michele Antonio: il letto era molto piccolo perché le persone dormivano quasi sedute,  infatti  dicevano che dormire sdraiati era… una  posizione da morto!
Poi  siamo andati a visitare la stanza dove Valerano nel ‘400 riceveva i suoi ospiti.
Sul muro della stanza  erano rappresentati eroi e eroine (ad esempio Giulio Cesare Valerano, Carlo Magno, Re Artù…) e su una parete  era raffigurata  la fontana della giovinezza.
Sul camino e sotto lo stemma di Valerano c’è scritto il suo motto che era LEIT che significa GUIDA.
Durante la visita siamo stati educati e abbiamo ascoltato la guida in silenzio.
Abbiamo fatto anche delle domande in ogni sala che visitavamo. 

Questa esperienza  mi è  piaciuta molto e vorrei rifarla perché  gli spettacoli che abbiamo fatto erano divertentissimi e mi sono  serviti  per arricchire le mie conoscenze.

3 commenti:

  1. io ci sono andato e credo che sia stato divertente e interessante allo stesso tempo tutti i miei compagni ne erano entusiasti e persino le prof lo erano.
    Io lo consiglio e a me piace soprattutto perchè grazie a questa gita il mio sapere si è arricchito

    Franco 1aC

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  2. Io ci sono andato ed è stata proprio una bella esperienza.

    Edoardo 1C

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