mercoledì 12 dicembre 2012

Un "curioso" racconto...su Marte

In seconda C abbiamo letto un articolo sulla missione che ha portato Curiosity su Marte e sulle voci trapelate di una possibile importante scoperta. Abbiamo provato poi a scrivere un racconto fantastico, immaginandoci a capo della missione. Ecco il racconto di Gloria...

Autoritratto di Curiosity.
(Cortesia: NASA/JPL-Caltech/Malin Space Science Systems)
Curiosity è su Marte da diversi mesi e starà lì per molto. Io, dott.ssa Valentina Brown, comandante della spedizione di Curiosity, ho tre aiutanti fedelissimi: George, Riki e Sofia. Sofia si occupa di software e di tecnologia, mentre George e Riki di scienza in tutti i campi. E' grazie a Sofia che Curiosity è su Marte e speriamo vivamente che trovi qualche cosa di interessante.

Sofia a un certo punto disse: "Dottoressa, abbiamo un problema: Curiosity non risponde ai nostri comandi. Gli è successo qualcosa". E Riki ridacchiando disse: "E allora? Vai ad aggiustarlo, tanto giri l'angolo e sei arrivata". Io gli lanciai un'occhiata "fulminosa" (come dico io) e lui smise subito. Afferrai lo strumento con cui potevo comunicare con Curiosity, ma il rover non rispose ai miei comandi. Si era fatto tardi, così dissi a Sofia di cercare di non farlo muovere da lì e che ci avremmo pensato il giorno dopo. E aggiunsi: "Quanto a te, Riki, dovrai pensare bene a che cosa fare domani o ne subirai le conseguenze". Mentre ci sfilavamo il camice e recuperavamo i cappotti, George di colpo disse: "Oh, no! Me ne sono ricordato solo ora: domani il generale First verrà a vedere come procede l'operazione" e mi chiese: "Capa, come facciamo?". Io disperata gli risposi: "Non so ragazzi, questa volta ci troviamo seriamente nei guai. E finiremo tutti a casa senza un lavoro". E tutti tristi e demoralizzati ce ne tornammo a casa, dove io decisi di mangiarmi qualcosa e di andarmene a dormire perché l'indomani sarebbe stato un triste giorno.

Mi trovavo nel letto ed era appena l'una di notte, mi giravo da tutte le parti perché non riuscivo a chiudere occhio e a un certo punto mi venne un'idea geniale, ma avevo bisogno di Sofia, chissà se dormiva. A quel punto non me ne importava, afferrai il cellulare e la chiamai. Lei mezza addormentata rispose dicendo: "Pronto?" e io: "Svegliati, Sofia, so come risolvere il problema". E lei: "Ah, sì capa, mi accingo subito ad andare in laboratorio" e io: "Va bene, muoviti, se riesci anche fra cinque minuti". All'una e un quarto mi trovavo davanti al laboratorio, ma di Sofia neanche l'ombra e pensai: " Si sarà addormentata mentre si metteva le scarpe". Successivamente mi girai e lei sbucò fuori, facendomi spaventare e mi uscì una parola: "Sciocca!". A quel punto entrammo in laboratorio, dove io le spiegai la mia idea, cioè quella di utilizzare la videocamera di Curiosity e vedere quale fosse il problema facendola rientrare nel rover stesso. E così facemmo. Era un problema banale: l'aggeggio che Curiosity aveva per sentire i nostri comandi si era rotto. Fortunatamente Sofia gli aveva inserito un altro aggeggio, che lei chiamava TROCH, ma era un semplice trasmettitore. Funzionava, e così facemmo ripartire Curiosity e mentre il rover continuava la ricerca sulla superficie del pianeta, noi ci addormentammo.
Quando ci svegliammo erano le 7.55 e i ragazzi stavano arrivando. Arrivati loro la squadra era al completo e alle 10.00, come d'accordo, arrivò il generale. Quando entrò a momenti neanche ci salutò, accorse subito a vedere ciò che faceva Curiosity e George disse: "Ma perché Curiosity risponde ai comandi?" e Sofia: "Semplice: con l'intelligenza della dottoressa e la mia bravura in campo tecnologico l'abbiamo aggiustato!". Il generale First se ne stava per andare, quando Curiosity disse: "Ho…bzz…bzz…trovato…bzz… qualcosa" e così tutti, compreso il generale, accorremmo al "televisore" per vedere...
Sembrava che avesse trovato qualcosa...sembravano precursori di vita e il generale disse: "Sono precursori di vita quelli! Dobbiamo avvisare i giornali della nostra scoperta!". Io subito risposi: "No, dobbiamo avere tempo per esaminarli, almeno fino a settimana prossima". Allora lui dispiaciuto se ne andò e noi ci abbracciammo felici e contenti e speranzosi di aver scoperto qualcosa di importante.


(Intanto Curiosity (quello vero) ci aggiorna su quello che fa attraverso Twitter. Clicca qui per leggere). 


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