domenica 28 aprile 2013

Gita a Monza e allo Sport Village

Monza e il suo Duomo

Il 10 Aprile ’13 le classi 1aB e 1a D si sono recate in visita al Duomo di Monza e al suo Museo.
Che cosa hanno scoperto?
Nella piazza di Monza, cui è intitolata,  si erge il Duomo. Questa struttura è intimamente legata alla principessa bavara Teodolinda, vedova di Autari e moglie di Agilulfo, famosa per aver convertito i Longobardi dall’arianesimo al cattolicesimo. Teodolinda avrebbe scelto questa zona di Monza per erigere un palazzo e una cappella in onore di san Giovanni Battista.  Da questo nucleo primitivo è stato eretto  il Duomo nei secoli successivi. La  facciata  bicolore si erge maestosa e sovrasta la navata, che invece è meno alta. Sulla facciata, sopra il portale, si trova la copia della statua in bronzo di Giovanni Battista, perché quella originale (che i ragazzi hanno poi visto) si trova  nel museo del Duomo.
Sempre sulla facciata la guida ha fatto osservare i tondi di Teodolinda e Agilulfo: sovrani immortalati sulla facciata di un duomo!
Naturalmente l’attenzione è attirata dal bel rosone …centrale o no? Guardiamolo bene!
Ma  i vetri del  rosone sono solo una copia… perché quelli originali si possono ammirare   nel museo.
All’interno del Duomo di grande interesse è l’affresco sulla parete laterale del Duomo, che raffigura  l’Albero della Croce, opera attribuita all’Arcimboldi .
Di grande rilievo, sul lato sinistro della navata centrale, è il pulpito trecentesco di Matteo da Campione, con figure a rilievo di apostoli ed evangelisti.

Sophie    I a B


La cappella  di Teodolinda

Dalla   sinistra dell’abside del Duomo,  si accede alla cappella di Teodolinda che  è decorata da un ciclo di affreschi degli Zavattari, famiglia di pittori con bottega a Milano (Purtroppo gli affreschi  sono in restauro dal 2009 quindi non si possono ancora  ammirare, anche se i ragazzi hanno potuto sbirciare qualche bella figura… Alcuni ragazzi hanno fatto presente alla guida che gli Zavattari hanno lavorato anche a Corbetta: l’affresco della Madonna dei miracoli richiama la figura delle dame del ciclo della cappella di Teodolinda). Gli affreschi della  cappella furono probabilmente commissionati da Filippo Maria Visconti. Le scene degli affreschi sono 45,  e rappresentano le nozze tra Teodolinda e Autari, il primo marito. In altre scene sono raffigurati i preliminari e le nozze tra la Regina e il secondo marito Agilulfo; in altre ancora invece  sono raffigurate la fondazione e le vicende iniziali della Basilica di Monza.

La corona ferrea

Sempre nella cappella  di Teodolinda, in un “altare cassaforte”,  è anche custodita la celeberrima Corona Ferrea, una corona formata da sei lamine d’oro e adornata da ben 46 gemme, con all’interno un cerchio che secondo la tradizione sarebbe stato forgiato con uno dei  chiodi della crocifissione di Gesù. Si è scoperto recentemente che in realtà la lamina dentro la corona non è fatta di ferro, bensì d’argento, infatti non viene attratta dalla  calamita. Si tratta comunque, a detta della guida, di una reliquia di 3° tipo, che è stata in contatto in qualche modo con il chiodo della croce. Di fatto è emozionante pensare che quella corona è stata “indossata” da moltissimi re del passato, e addirittura dall’imperatore Carlo Magno!

Simone I a D Francesca I a B

Visita al museo del Duomo di Monza

Nel museo ipogeo (=sotterraneo) del Duomo di Monza sono conservate molte reliquie e opere d’arte di un periodo lungo più di 1400 anni.
Nel museo si possono  ammirare oggetti appartenenti alla regina dei Longobardi, Teodolinda: il suo pettine d’avorio e il calice blu delle nozze con Autari. Altri calici, in metallo prezioso, appartenenti ai Longobardi furono “presi” e fatti fondere da Napoleone Bonaparte per pagare le sue truppe.
Naturalmente nel Museo si possono ammirare anche altri oggetti di oreficeria longobarda come: "La chioccia coi pulcini" sul significato della quale ci sono varie interpretazioni, l’Evengelario in oro e pietre preziose, la Corona di Teodolinda anch’essa in oro e pietre preziose.
Nel museo ci sono anche le donazioni che Berengario del Friuli, eletto re d’Italia nell’888 e imperatore nel 915, fece alla chiesa  di Monza,  tra cui la Croce del regno, che oggi è nello stemma della città di Monza, il reliquiario con il dente di San Giovanni Battista e il Dittico di Stilicone.

È stato interessante visitare il Museo con l’aiuto della guida che ha attirato la nostra attenzione su molti reperti, ma non tutti!
                                               Jari I a B e Gabriele I a D





Il giorno 10 aprile   le classi 1D e 1B, di ritorno dalla visita a Monza,  si sono recate allo Sport Village di Milano.
Terminato il pranzo, rigorosamente al sacco,  l’istruttore  ha  proposto di praticare i seguenti sport:
tiro con l’arco, pattinaggio con i roller e beach volley.
I ragazzi sono stati quindi divisi in tre gruppi e ciascuno con il proprio istruttore si è recato nello spazio predisposto per il tipo di sport da effettuare.
Le attività duravano  un’ora  ciascuna,  perché nell’ora seguente si sarebbe cambiato sport. L’istruttore del tiro con l’arco ha diviso i  maschi dalle femmine così si sono formate due squadre. L’istruttore ha  insegnato a ciascuno  la postura, l’impugnatura e come  prendere la mira.
Il pattinaggio (sport più apprezzato dalle ragazze)é stato “per alcuni” alquanto difficile e complicato, mentre altri sembravano…volare sui pattini.
L’istruttore ha insegnato  ad andare in avanti, indietro, a destra, a sinistra e…a  usare  il freno.
L’altra attività sperimentata a turno da tutti i gruppi è stata  il Beach Volley, con il campo di sabbia fine e molto chiara  all’interno di una specie di “cupola gonfiabile” dove faceva molto caldo, perché era stato acceso il riscaldamento …ma il 10 aprile faceva davvero caldino  e non era necessario riscaldare.
L’istruttrice  ha fatto fare  dapprima  tre battute  a ciascun ragazzo/a,  poi si è passati alle partite    con squadre scelte da due capitani.
Ogni gruppo ha svolto 3 o 4 partite, dove ciascuno poteva buttarsi a terra nei tentativi di salvataggio più impegnativi: tanto la sabbia attutiva i colpi! Ad ogni partita si sentivano le risate dei ragazzi rimbombare all’interno del “cupolone” .
Terminate le attività i ragazzi  sono tornati  a casa “pieni” di bei ricordi.

Davide 1D e Cance

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