Riceviamo dalla 1C e
pubblichiamo
Il Castello della Manta è un maniero medievale
situato sulle colline della Provincia di Cuneo, nei pressi di Saluzzo: noi (classi 1F+1C) ci siamo andati. Il viaggio è stato molto lungo, ma è stato
anche bello. Nel XV secolo con Valerano, che era il signore del luogo, la fortezza si trasformò in una splendida
corte a Castello, grazie anche all'intervento degli artisti più noti chiamati a
decorarla. Altre trasformazioni vennero eseguite nella seconda metà del
Cinquecento da Valerio Saluzzo della Manta e dal cugino Michele Antonio.
Ma in seguito all’estinzione, nel 1793,
del ramo dei Saluzzo di Manta, il
castello visse un periodo di abbandono e
fu saccheggiato . Dal 1983 il castello,
dopo vari passaggi di proprietà, è stato acquisito dal FAI attraverso una
donazione effettuata dalla sua ultima proprietaria.
Quando siamo arrivati nel parcheggio dei pullman,
abbiamo camminato in salita e siamo arrivati al castello. Con una guida siamo
andati nel punto più alto del castello e
i ragazzi si sono vestiti da cavalieri e sono stati protagonisti di una
rappresentazione in costume. Poi ci siamo spostati in una seconda stanza
dove anche le ragazze hanno indossato i costumi medievali. Infine ci siamo recati
in una terza stanza dove i maschi hanno interpretato i lavori dei cittadini. Durante
la prima rappresentazione ero vestito da arciere; dovevo solo mirare senza
parlare. Invece, nel secondo spettacolo, ero vestito da boscaiolo. Ho studiato
delle parti brevi che poi ho recitato.
Dopo gli spettacoli siamo ritornati nel parco per
la pausa pranzo.
Quindi siamo andati nel negozio di souvenir per comprare
qualche regalo da portare a casa.
Nel pomeriggio con la guida abbiamo visitato una chiesa con molti affreschi sulla vita di Gesù.
Successivamente ci siamo recati in una stanza dove Michele
Antonio nel ‘500 teneva gli animali imbalsamati
che aveva cacciato lui stesso; poi ci siamo spostati nella “sala delle
Grottesche “ dove Michele Antonio riceveva i suoi ospiti.
Lì abbiamo compilato una cartella sugli affreschi del
soffitto.
Siamo quindi andati nella “sala della galleria” che si chiamava così perché aveva il soffitto
che assomigliava a una galleria.
Abbiamo visitato anche la camera da letto di Michele Antonio: il
letto era molto piccolo perché le persone dormivano quasi sedute, infatti dicevano che dormire sdraiati era… una posizione da morto!
Poi siamo andati a visitare la stanza dove
Valerano nel ‘400 riceveva i suoi ospiti.
Sul muro della stanza
erano rappresentati eroi e eroine (ad esempio Giulio Cesare Valerano,
Carlo Magno, Re Artù…) e su una parete era raffigurata la fontana della giovinezza.
Sul camino e sotto lo
stemma di Valerano c’è scritto il suo motto che era LEIT che significa GUIDA.
Durante la visita siamo stati educati e abbiamo ascoltato la
guida in silenzio.
Abbiamo fatto anche delle domande in ogni sala che
visitavamo.
Questa esperienza mi
è piaciuta molto e vorrei rifarla
perché gli spettacoli che abbiamo fatto
erano divertentissimi e mi sono serviti per arricchire le mie conoscenze.
io ci sono andato e credo che sia stato divertente e interessante allo stesso tempo tutti i miei compagni ne erano entusiasti e persino le prof lo erano.
RispondiEliminaIo lo consiglio e a me piace soprattutto perchè grazie a questa gita il mio sapere si è arricchito
Franco 1aC
ti do ragione!!!!!
EliminaEdoardo 1C
Io ci sono andato ed è stata proprio una bella esperienza.
RispondiEliminaEdoardo 1C