Sabato 16 Marzo ’13 le classi 1aB
e 1aE sono andate al MUSEO
CIVICO DI STORIA NATURALE per fare una
lezione di scienze… “DIVERSA”.
Qualche notizia sul Museo civico di storia naturale di Milano
( ricercata da Francesca 1B e Martina 1C):
Il Museo è stato fondato
da
Giuseppe De Cristoforis nel
1838, ed è uno dei più
importanti musei naturalistici d'Europa. L'attuale sede fu costruita appositamente per raccogliere le
varie collezioni fra
1888 e
1893, in
stile neoromanico1 con accenni di
neogotico2 negli elementi
superiori ( su progetto di
Giovanni Ceruti ) nei
Giardini pubblici di Milano,
zona di corso Venezia. Zona facilmente raggiungibile anche con la Metropolitana
( si scende a Palestro).
Il museo fu quasi totalmente distrutto da un bombardamento nel
1943 ( durante la seconda guerra mondiale) , con la perdita di
circa metà dei materiali delle collezioni. Fu ricostruito dopo la guerra e
riaprì al pubblico nel
1952.
Purtroppo
le classi non hanno potuto
ammirare la struttura esterna perché …impacchettata per restauri.
2L'
architettura neoromanica è stata ispirata allo
stile romanico dei secoli
XI
e
XII.
3 L'architettura
neogotica fu, nella storia
dell'arte occidentale, uno stile che intorno al XIX secolo
reintrodusse le forme dell'architettura gotica. Queste ultime erano cadute
in disuso dopo l'affermazione del Rinascimento e degli stili sviluppatisi in
seguito.
Le classi hanno seguito due percorsi
diversi
Esperienza al museo di storia naturale della classe 1aB
La guida ha proposto alla classe 1aB un percorso
particolare tra i vertebrati portando a
riflettere sulla complessità dell’evoluzione in natura: non si tratta di un
percorso lineare!
I ragazzi hanno scoperto che mentre un animale di una specie
sviluppa una caratteristica, perché meglio risponde ai bisogni di adattamento,
un altro della medesima specie continua a mantenere le sue caratteristiche
originali. A volte, specie diverse hanno sviluppato caratteristiche simili per
adattarsi a vivere in ambienti uguali, si parla allora di convergenza adattativa.
Tutti sanno che i vertebrati sono gli esseri viventi dotati
di una colonna vertebrale, ma la guida
ha spiegato che la caratteristica di cui nessun vertebrato può fare a meno è il
cranio, la capsula protettiva che contiene il cervello. Ma questo si è sviluppato a partire dea una “corazza”
di cui alcuni pesci si erano muniti per difendersi da certi predatori, come lo
scorpione marino.
I primi vertebrati vivono nell’acqua, ma quando i vertebrati
si… sganciano dall’acqua? Quando cambia la struttura dell’uovo che si riveste
di un guscio rigido che permette lo scambio di gas con l’esterno; esso
riproduce al suo interno un microstagno in cui si sviluppa l’embrione che trova
nel tuorlo le sostanze per nutrirsi.
L’attenzione maggiore è stata attirata dalla sala dei grossi
dinosauri, i quali appartengono alla classe dei rettili. Ma… sapevate che il
tirannosauro era ricoperto di piume e penne? Sapevate che esistevano dinosauri
che volavano e che avevano le ossa cave, come gli uccelli e addirittura
covavano le uova? Erano rettili …ma assomigliavano molto agli
uccelli.
Ai tempi dei dinosauri erano già presenti dei piccoli
mammiferi, questi ultimi si imporranno solo dopo la scomparsa dei dinosauri.
Le sale dedicate ai diorami sono la parte più coinvolgente
del museo… ma sapete cosa sono i diorami? Ora ve lo spieghiamo: i diorami sono
la riproduzione in dimensioni reali di un particolare momento della vita di
alcuni animali ripresi nel proprio ambiente naturale, che si possono vedere attraverso
un vetro, come se fossero in vetrina. Ma gli animali non sono imbalsamati! Si
tratta di modelli di animali rivestiti della loro pelle naturale
appositamente conciata: questo processo
si chiama tassidermazione.
La visita al Museo di Storia Naturale …della classe 1a E
Noi della classe 1a E il giorno 16 marzo 2013 siamo stati al museo di Storia Naturale di Milano e, con Paolo, la guida, siamo subito saliti al piano superiore perché il percorso didattico proposto riguardava i vertebrati.
Paolo ci ha guidati verso una parete alla quale era appeso un cartello dove erano elencati i vari tipi di pesci., di cui ci ha illustrato le caratteristiche.
Poi siamo passati agli anfibi ed abbiamo ripercorso il ciclo vitale di una rana.
Paolo ci ha anche detto che, per capire se un animale è acquatico o terrestre, bisogna guardare l’ambiente dove si riproduce.
Il gruppo che nel processo evolutivo succede agli anfibi è quello dei rettili. Paolo ci ha fatto osservare un’anaconda lunga circa 10 m. Faceva veramente impressione!!!
Pesci, anfibi e rettili sono animali a sangue freddo perciò la temperatura del loro corpo dipende da quella dell’ambiente in cui vive. Le classi successive, sempre dal punto di vista evolutivo, sono quelle degli uccelli e dei mammiferi.
Abbiamo fatto un gioco per identificare le caratteristiche che differenziano gli uccelli dagli altri animali visti in precedenza: sono a sangue caldo.
Sappiamo che pesci, anfibi, rettili e uccelli si riproducono attraverso le uova, invece i mammiferi si riproducono partorendo il piccolo già formato e lo allattano attraverso le mammelle.
…. E così abbiamo percorso la storia della natura sino all’uomo.
Andrea e Jacopo 1E
Entrambe le classi sono state poi
al BIOLAB
Le classi 1a B e 1aE hanno svolto
alcune attività finalizzate a conoscere le caratteristiche dei vari
gruppi di vertebrati.
Ad esempio è stato proposto ai
ragazzi di confrontare la dentatura di un leopardo, di un uomo e di un asino,
verificando le diverse grandezze
e funzioni dei vari tipi di denti.
Poi la guida ha scelto tre
ragazzi per far tirare loro un nastro che mostrava l’ esatta lunghezza degli
intestini degli animali citati sopra e si è visto che l’ animale con l’
intestino più lungo è l’asino , rappresentante
degli erbivori, che raggiunge ben 19 metri!
Successivamente la guida ha
mostrato come è possibile sentire il suono… attraverso la mandibola: per fare
questo esperimento ha usato il diapason, uno strumento che assomiglia ad una
piccola fionda in metallo senza l’ elastico. La guida lo ha battuto contro il tavolo e poi lo ha messo sui denti di un ragazzo che ha
sentito benissimo il rumore prodotto dalle vibrazioni del diapason, , meglio
che con l’ orecchio.
Poi ci siamo seduti davanti a
degli schermi che mostravano i battiti cardiaci dei vari animali e si è
scoperto che se l’ animale è a sangue caldo o freddo i battiti cardiaci variano
di velocità, infatti mentre la raganella ha solo 30 battiti cardiaci al minuto
un pipistrello ne ha ben 650!
Altre cose abbiamo scoperto …in
una lezione più divertente e piacevole del solito!